La previsione di impatto acustico viene richiesta per nuove attività, nuovi impianti, ampliamenti di attività, nuove strade o varianti in cui sono presenti fonti di rumore.Si applica la legge quadro 447/95 e la zonizzazione acustica comunale. Deve essere fatto per i progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale (vedi legge quadro nazionale 447/95 articolo 8 comma 1), sempre nel caso di AUA, i comuni sono tenuti a richiederlo per la realizzazione, modifica, potenziamento delle seguenti opere (articolo 8 comma 2):
a) aeroporti, aviosuperfici, eliporti;
b) strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (14), e successive modificazioni;
c) discoteche;
d) circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi;
e) impianti sportivi e ricreativi;
f) ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.
Molte regioni specificano altre situazioni in modo più dettagliato, per esempio:
- nel caso di rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti a:
- attività produttive, sportive e ricreative
- a postazioni di servizi commerciali polifunzionali,
- nel caso di provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture,
- nel caso di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive (anche i subentri).
- permessi in deroga per cantieri
- permessi in deroga per eventi, spettacoli musicali SPIEGA
Molti comuni chiedono anche una valutazione di impatto acustico con studio di bonifica a esercizi e attività esistenti quando sorgono problemi con il vicinato: ciò è spesso concordato con gli uffici ARPA prima di fargli eseguire un controllo, è sempre obbligatorio dopo un controllo di ARPA che ha dimostrato l'inquinamento acustico oltre i limiti di legge.
Dal febbraio 2012, col decreto 227 esiste per il titolare la possibilità di autocertificare la previsione di impatto acustico: questo vale solamente se si è certi di non inquinare col rumore perché altrimenti si rischia anche una causa penale per falso in atto pubblico. La Regione Lombardia nel 2014 e nel 2017 ha indicato 3 tipi di locale pubblico per cui il titolare può autocertificarsi chiarendo quando invece è obbligatorio chiedere aiuto a un tecnico acustico.
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